Triologia, Volume III, Maggio 2007, Galleria delle Battaglie, Brescia

LUTTO DI NATURA

di Sabrina Foschini

 

( dal catalogo della collettiva Triologia . G. Beltrami F.Guerri L. Piovaccari )

Sono paesaggi in grisaglie ed è lutto di natura quello delle periferie cittadine e industriali, dove l'assenza di ornamenti, di aliti domestici, di una qualunque concezione estetica dei fabbricati,ha rappresentato per l'arte e in particolare la fotografia contemporanea, un territorio vergine di sguardi. Fuori dalle categorie del meraviglioso o del timor panico che sapevano suggerire le spettacolari e animate, vedute naturali, si è cercato nel paesaggio artificiale, un grado zero della visione, incontaminato dagli effetti del bello, o semplicemente del pittoresco. La pelle di questo mondo creato per mera funzionalità è di un grigio cementizio,una monocromia claustrale e desolata che rende inefficace, ininfluente l'uomo. Come se le cattedrali dai tetti di lamiera e dall'ostinazione cartesiana, spuntate come funghi dai lati dei centri storici, non fossero opera umana, ma un destino oscuro che ci è toccato in sorte.Si è creato un universo inospitale, un teatro nudo, dalla cui rappresentazione artistica, le persone vengono sistematicamente epurate. Il grigiore costante del materiale da costruzione ha la cifra monotona e cieca del purgatorio dantesco, una quaresima di colori e di atti. Il verde dell'erba ritagliata ai bordi dei muri, o il rosso di un'insegna sono i resti superstiti, di un mondo vivo, abitato. La sfida è quella di ricavare senso e bellezza dal nulla, non dall'orrido che contiene già in sé un fascino morbosamente seducente, ma dal pauperismo costante della banalità, della sciatteria e della mestizia di un nonluogo. Quando da questi scenari senza appigli, senza riposo o gioia degli occhi, l'arte riesce a estrarre l'umido di un succo, è segno che anche nel commento più distaccato e silenzioso, sa annidarsi e crescere la poesia.